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L’ITALIA
È GIÀ FEDERALISTA PER IL 25% Probabilmente
sarà una mia presunzione, ma credo che pochissimi saranno colori i
quali si sono documentati sugli Statuti Speciali delle 5 Regioni
Italiane, Val d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia,
Sardegna, Sicilia che, stante una obsoleta legge, si parla del 1947,
sono tutt’oggi dotate, per l’appunto, degli Statuti Speciali.
Non voglio sindacare sulle ragioni che portarono i costituenti a
disporre, quel 22 Dicembre 1947, quanto di cui al Titolo V, art. 116,
della Costituzione della Repubblica Italiana; ovvero “attribuire forme
e condizioni particolari di autonomia, secondo statuti speciali adottati
con leggi costituzionali”. Verosimilmente mi viene da pensare che
assieme ad una qualche ragione effettivamente necessaria, ve ne siano
state altre assolutamente “interessate”; globalmente,
sull’argomento noi italiani ne siamo maestri.
Certo è che a distanza di oltre 60 anni definire quelle norme
“anacronistiche” è quanto di più “vezzoso” si possa dire.
Mentre per quelle regioni di confine, che erano a stretto contatto con
Paesi terzi, ma questo non vale per tutte, poteva in quel preciso
momento storico potersi avvallare una condizione particolare;
personalmente non vedo le medesime ragioni per cui potevano godere degli
stessi vantaggi
Se andiamo ad esaminare quali erano le condizioni economiche e sociali,
di quel periodo degli italiani, grandissime differenze, per porre un
quarto della popolazione sotto un ombrello di particolari vantaggi,
faccio fatica ad intravederne. Non si può negare che, al di là dei
problemi della guerra appena finita, gli italiani erano tutti accomunati
in una condizione non tanto dissimile, dall’estremo Nord,
all’estremo Sud.
Quel po’ di benessere di cui godette una parte ben definita
dell’Italia, fu un fenomeno che si sviluppò almeno un paio di lustri
dopo la fine di quella brutta pagina di storia.
La ricostruzione marciò effettivamente su binari diversi, ma va
comunque sottolineato il fatto che non tutte le maniche si rimboccarono
in egual modo! Da non dimenticarsi: Mai.
Tralasciamo queste osservazioni, che faziosamente qualcuno definirà
polemiche, per entrare nel vivo della questione.
Tutti gli Statuti Speciali che ho esaminato sono costituti da diversi
titoli e articoli, i quali investono ogni argomento utile alla reale
amministrazione delle Regioni di cui essi trattano, non sono questi che
mi interessano, non è questo il contesto per vedere come si sono
costituiti gli organi regionali o comunque non entro nel merito di come
si sono organizzate le Regioni a Statuto Speciale; quel che invece mi
interessa, e dovrebbe interessare tutti gli italiani che non godono, e
non si capisce il perché, di quei previlegi sono i capitoli
che ricadono sotto la voce “Economia e Finanze”. È
PROPRIO ESAMINANDO QUESTI ARTICOLI CHE HO ESTRATTO, E DI SEGUITO
RIPORTATI, DAI 5 STATUTI SPECIALI DELLE RISPETTIVE REGIONI, CHE SI
CAPISCE CHE L’ITALIA È GIÀ FEDERALISTA PER IL 25%: SE
In linea di massima i contenuti sono gli stessi, che siano i quattro
decimi, gli otto decimi, i nove decimi queste sono le quote di una
infinità di tasse che vengono trattenute da quelle Regioni; a
differenza delle altre 15 Regioni che invece vengono interamente versate
nelle casse centrali romane dello Stato.
E’ comune in quelle Regioni che tutto ciò che non è di stretta
proprietà privata, è automaticamente di proprietà regionale e,
ovviamente, i proventi che ne derivano sono a beneficio della Regione
stessa. Le altre 15 Regioni? Altrettanto ovvio che i proventi vanno nel
calderone romano.
Qualcuno mi sa dire chi paga gli stipendi della Polizia?
Qualcuno mi sa dire che paga gli stipendi dei Carabinieri?
Qualcuno mi sa dire chi paga gli stipendi della Guardia di Finanza?
E
E l’Istruzione?
E
E le pensioni?
E quante infrastrutture? Tra cui le autostrade gratis.
Eccetera.
Eccetera.
Eccetera…… perché, ricordiamocelo pure, SEMPRE, oltre che a
trattenersi tutte quelle belle fette di gettiti, alle casse nazionali
mungono….. mungono….
All’ultimo momento, prima di immettere su Internet queste
osservazioni, vengo a sapere dai mass media, di una montagna di soldi
“elargiti” alla Sicilia, in particolare ad una città dal bilancio
al color bianco….., ma si sa, gli amici si vedono nel momento del
bisogno.
Ma, mi domando: ma se si trattengono tutti quei soldi in loco (invece di
versarli nelle casse romane per l’Italia tutta), per “gestirsi e
godersi” i propri redditi, qualcuno mi sa dire se non è forse vero
che, come nel più bel luogo comune, “quel che è mio è mio e quel
che è tuo è di tutti”?
Ma non sarebbe ora di finirla con questi privilegi ?
E il fatto che in alcune Regioni si assimili lo studio della lingua
italiana a quella del Paese confinante “straniero”?
E il fatto che di fatto (pardon) si possa dare un maggior privilegio
nell’assunzione al residente con la scusante della conoscenza della
lingua “non italiana” del confinante Paese?
Consideriamo anche il dato di fatto, assolutamente rilevante, che
almeno un paio di queste Regioni godono di un benessere notevolmente
superiore alla media di tutte le altre: Non è un fatto da esaminare per
cercare di capire come mai? Sono bravi loro o i privilegi di cui godono,
consentono ai cittadini di quelle Regioni standard notevolmente
superiori alla media nazionale?
Che dire poi delle prebende elargite a vario titolo (leggi pensioni a
go-go di ogni genere, lavori socialmente (in) utili, permissivismo
edilizio, abusivo? Ecc. Ecc. Ecc. AVREI
UN’IDEA: PRENDIAMO
I 5 STATUTI SPECIALI: -
METTIAMOLI TUTTI IN UN FRULLATORE, -
ESTRAIAMONE -
APPLICHIAMOLA PARI PARI A TUTTE LE 20 REGIONI ITALIANE ! QUESTO
SAREBBE UN FEDERALISMO ONESTO. COSÌ
SI CHE GLI ITALIANI SAREBBERO EFFETTIVAMENTE UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE:
Trovo sia inutile e fuorviante parlare di “federalismo fiscale”. Una
specie di bufala simile a quella sbandierata lotta al trito e ritrito
art. 18: tutto fumo negli occhi per chi ci crede ancora e,
accondiscendenza al più potente al quale non pare possibile non
uniformarsi, ci vorrebbe una vera volontà, quella della prima ora.
Fermo restando che non credo che vedrà mai la luce, ne sono convinto; a
meno che non diventi merce di scambio per altre esigenze di chi vuole
leggi particolari.
La mia impressione è che questo sia un povero èscamotage per gettare
un po di polvere negli occhi di tutti quelli che credono o come me, in
passato hanno creduto in una certa tendenza politica. Non sarebbe la
prima volta. Le palle sono diventate balle. L’uniformarsi
al più ricco è uno sport vecchio. E sia ben chiaro che con “ricco”
ho inteso assimilare in un solo aggettivo un’infinità di altre
definizioni.
Come detto e chiedendo scusa per questa disgrezione, di seguito ho
riportato i testi degli articoli degli Statuti Speciali delle relative
Regioni, li ho rilevati in Internet. Se qualcuno pensa che li posso aver
manipolati a mio esclusivo uso e consumo, non esiste problema: In
internet sono disponibili a chiunque.
Non è necessario essere dei giuristi o fenomeni di ogni genere, basta
soltanto leggere gli articoli di seguito riportati per capire, senza
ombra di dubbio, quali astrusità gli italiani delle “altre” 15
Regioni debbono supinamente subire. Legge
costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 |
STATUTO
SPECIALE PER |
TITOLO
III FINANZE,
DEMANIO E PATRIMONIO ARTICOLO 5 I
beni del demanio dello Stato situati nel territorio della Regione,
eccettuati Sono
altresì trasferite al demanio della Regione le acque pubbliche in ARTICOLO 6 I
beni immobili patrimoniali dello Stato, situati nella Regione, sono Fanno
parte del patrimonio indisponibile della Regione: ARTICOLO 7 Le
acque pubbliche esistenti nella Regione, eccettuate quelle indicate La
concessione potrà essere rinnovata. Sono
escluse dalla concessione le acque che alla data del 7 settembre Alla
cessazione dell'uso o della concessione di tali acque, La
concessione è subordinata, in ogni caso, alla condizione che lo Stato ARTICOLO 8 Le
concessioni di acque indicate nel secondo comma dell'articolo
precedente, Il
Presidente della Regione Non
è ammessa la cessione delle concessioni indicate nel presente articolo. Le
acque concesse alla Regione potranno da questa essere subconcesse, Le
subconcessioni saranno istruite secondo la procedura e le norme ARTICOLO 9 Per
le subconcessioni di derivazioni a scopo idroelettrico, Le
acque ad uso pubblico ed irriguo non saranno soggette ad alcuna ARTICOLO 10 I
termini per l'applicazione delle norme, contenute nel testo unico ARTICOLO 11 Le
miniere esistenti nella Regione sono date in concessione gratuita Non
è ammessa la cessione della concessione predetta. Sono
escluse dalla concessione le miniere che alla data del 7 settembre Le
subconcessioni saranno istruite secondo la procedura e le norme ARTICOLO 12 Oltre
il gettito delle entrate proprie della Valle, sarà dallo Stato, sentito Per
provvedere a scopi determinati, che non rientrino nelle funzioni Lo
Stato, inoltre, cede a favore della Valle i nove decimi del canone ARTICOLO 13 Ai
fini dell'accertamento delle imposte dirette erariali, gli uffici
finanziari Delle
variazioni introdotte La
Giunta
indica altresì gli altri dati necessari per il nuovo o migliore Gli
uffici finanziari dello Stato nella Regione sono tenuti a riferire alla TITOLO
IV ZONA
FRANCA ARTICOLO 14 6 Il
territorio della Valle d'Aosta è posto fuori della linea doganale e
costituisce Le
modalità d'attuazione della zona franca saranno concordate con la ARTICOLO 34 Il
Presidente della Regione 5 è il capo dell’Amministrazione regionale Promulga
le leggi ed i regolamenti regionali. TITOLO
VI LINGUA
E ORDINAMENTO SCOLASTICO ARTICOLO 38 Nella
Valle d'Aosta la lingua francese è parificata a quella italiana. Gli
atti pubblici possono essere redatti nell'una o nell'altra lingua,
eccettuati Le
amministrazioni statali assumono in servizio nella Valle possibilmente ARTICOLO 39 Nelle
scuole di ogni ordine e grado, dipendenti dalla Regione,
all'insegnamento L'insegnamento
di alcune materie può essere impartito in lingua francese. TITOLO
IX RAPPORTI
FRA LO STATO E ARTICOLO 44 Il
Presidente della Regione 5 per delegazione del Governo della Repubblica ARTICOLO 48-BIS 37 Il
Governo è delegato ad emanare uno o più decreti legislativi recanti Gli
schemi dei decreti legislativi sono elaborati da una commissione 44 Si veda |
STATUTO SPECIALE TRENTINO ALTO ADIGE |
TITOLO
V V. ABSCHNITT Demanio
e patrimonio della
Regione e delle Province Art.
66 Le
strade, le autostrade, Art.
67 Le
foreste di proprietà I
beni immobili patrimoniali Nelle
norme di attuazione della I
beni immobili situati nella Art.
68 Le
Province, in corrispondenza TITOLO
VI Finanza
della Regione Art.
69) Sono devoluti
alla Sono
altresì devolute alla Regione a)
i nove decimi delle imposte b)
i due decimi dell’imposta sul c)
i nove decimi del provento del d)
gli 0,5 decimi dell’imposta sul Art.
7060) E’
devoluto alle Province Art.
71 Per le
concessioni di Art.
7261) Le
Province possono Art.
73.62) -
Art.
74 Art.
7563) Sono
attribuite alle a)
i nove decimi delle imposte di b)
i nove decimi delle tasse di c)
i nove decimi dell’imposta sul d)
i sette decimi dell’imposta sul e)
i quattro decimi dell’imposta f)
i nove decimi del gettito dell’imposta g)
i nove decimi di tutte le altre Art.
7866) Allo
scopo di adeguare Art.
79 L’art.
119, terzo comma, Art.
8068) Le
Province hanno Art.
81 Per
far fronte alle esigenze Art.
8271) Art.
83 Art.
84 I
bilanci predisposti Art.
85 Fino a
quando gli Art.
86 Le
disposizioni generali TITOLO
VII Rapporti
fra Stato, Art.
87 Nel
territorio regionale 1)
coordinare, in conformità alle 2)
vigilare sull’esercizio da parte 3)
compiere gli atti già demandati Art.
88 Il
Commissario del Governo TITOLO
VIII VIII. Ruoli
del personale di Art.
89 Per la
provincia di Bolzano |
STATUTO
SPECIALE FRIULI-VENEZIA GIULIA |
TITOLO
IV Finanze
- Demanio e patrimonio della Regione Art.
48 Art.
49 Sono
devolute alla regione le seguenti quote fisse dei sottoindicati proventi
dello 1)
sei decimi del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
; 2)
quattro decimi e mezzo del gettito dell’imposta sul reddito delle
persone 3)
sei decimi del gettito delle ritenute alla fonte di cui agli articoli
23, 24, 25 e 29 4)
otto decimi del gettito dell’imposta sul valore aggiunto, esclusa
quella relativa 5)
nove decimi del gettito dell’imposta erariale sull’energia
elettrica, consumata 6)
nove decimi del gettito dei canoni per le concessioni idroelettriche; 7)
nove decimi del gettito della quota fiscale dell’imposta erariale di
consumo Art.
50 Per
provvedere a scopi determinati, che non rientrano nelle funzioni normali
della Art.
51 Le
entrate della Regione sono anche costituite dai redditi del suo
patrimonio o da Art.
52 Art.
53
Art.
54 Allo
scopo di adeguare le finanze delle Province e dei Comuni al
raggiungimento Art.
55 Sono
trasferiti alla Regione e vanno a far parte del patrimonio indisponibile
i 1)
le foreste; 2)
le miniere e le acque minerali e termali; 3)
le cave e torbiere, quando la disponibilità è sottratta al
proprietario del fondo. Art.
56 Sono
trasferiti alla Regione i beni immobili patrimoniali dello Stato, che si Art.
57 Con
norme di attuazione del presente Statuto, saranno determinati i beni
indicati |
STATUTO
SPECIALE SARDEGNA |
TITOLO
III - Finanze - Demanio e patrimonio Articolo
7 Articolo
84 Le
entrate della regione sono costituite: a)
dai sette decimi del gettito delle imposte sul reddito delle persone
fisiche e sul reddito delle b)
dai nove decimi del gettito delle imposte sul bollo, di registro,
ipotecarie, sul consumo c)
dai cinque decimi delle imposte sulle successioni e donazioni riscosse
nel territorio della d)
dai sette decimi del gettito delle ritenute alla fonte di cui
all'articolo 23, D.P.R. 29 settembre e)
dai nove decimi dell'imposta di fabbricazione su tutti i prodotti che ne
siano gravati, percetta f)
dai nove decimi della quota fiscale dell'imposta erariale di consumo
relativa ai prodotti dei g)
da una quota dell'imposta sul valore aggiunto riscossa nel territorio
della regione, compresa h)
dai canoni per le concessioni idroelettriche; i)
da imposte e tasse sul turismo e da altri tributi propri che la regione
ha facoltà di istituire con l)
dai redditi derivanti dal proprio patrimonio e dal proprio demanio; m)
da contributi straordinari dello Stato per particolari piani di opere
pubbliche e di Articolo
9 Articolo
10 Articolo
11 Articolo
12 Il
regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato. Articolo
13 Lo
Stato col concorso della Regione dispone un piano organico per favorire
la rinascita economica e Articolo
14 |
STATUTO
SPECIALE SICILIA |
TITOLO
V PATRIMONIO
E FINANZA ARTICOLO
32 STATUTO
DELLA REGIONE SICILIANA 1.
I beni di demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti
nella ARTICOLO
33 1.
Sono altresì assegnati alla Regione e costituiscono il suo patrimonio,
i beni dello 2.
Fanno parte del patrimonio indisponibile della Regione: le foreste, che
a norma ARTICOLO
34 1.
I beni immobili, che si trovano nella Regione e che non sono in proprietà
di ARTICOLO
35 1.
Gli impegni già assunti dallo Stato verso gli enti regionali sono
mantenuti con ARTICOLO
36 1.
Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi
patrimoniali 2.
Sono però riservate allo Stato le imposte di produzione e le entrate
dei tabacchi ARTICOLO
37 1.
Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale
fuori del ARTICOLO
38 1.
Lo Stato verserà annualmente alla Regione, a titolo di solidarietà
nazionale, una 2.
Questa somma tenderà a bilanciare il minore ammontare dei redditi di
lavoro 3.
Si procederà ad una revisione quinquennale della detta assegnazione con STATUTO
DELLA REGIONE SICILIANA ARTICOLO
39 1.
Il regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato. 2.
Le tariffe doganali, per quanto interessa 3.
Sono esenti da ogni dazio doganale le macchine e gli arnesi di lavoro
agricolo, ARTICOLO
40 1.
Le disposizioni generali sul controllo valutario emanate dallo Stato
hanno vigore 2.
È però istituita presso il Banco di Sicilia, finchè permane il regime
vincolistico ARTICOLO
41 Il
Governo della Regione ha facoltà di emettere prestiti interni. |
P.S. Se nell’esposizione, sopra, ho indicato un finanziamento dalle casse romane in più, penso che farà quantomeno pari con quelli che non mi è dato conoscere! Pardon. |
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mail: agfcsa@tin.it